La Statua completata dagli Angeli
La Statua di Nostra Signora del Buon Successo
«Madri, cos'è accaduto? Questa Statua splendida non è opera mia! Io non riesco ad esprimere ciò che sento nel mio cuore! Questa è un'opera angelica, perché una simile opera non poteva essere fatta su questa terra da nessuna mano fatta di argilla! Nessuno scultore, per quanto esperto possa essere, poteva imitare tale perfezione ed bellezza unica».
Così si espresse, quando vide la Statua, il Signor Francesco del Castillo, lo scultore al quale Madre Mariana commissionò la Statua tanto sollecitata.
I SANTI ARCANGELI AVEVANO COMPLETATO LA STATUA
ECCO COME MADRE MARIANA RACCONTÒ AL VESCOVO L'ACCADUTO:
«Sua Eccellenza, - disse Madre Mariana - durante la preghiera del pomeriggio del giorno 15, Nostro Signore Dio mi ha preavvertito che durante le prime ore del mattino seguente, io sarei stata testimone della Sua misericordia verso il Convento e verso l'umanità. Egli mi chiese di prepararmi per ricevere queste grazie con penitenza e preghiera notturna. Così feci. A mezzanotte, terminata la preghiera della Via Crucis, entrando nel Coro, per l'abituale preghiera, ho visto il Coro e la chiesa illuminarsi con una luce celestiale. Il mio spirito si è perso nell'immensità di Dio e l'amore divino ha dilatato il mio piccolo cuore. Allora, il Tabernacolo si è aperto ed io ho visto che nell'Ostia Santa vi erano il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Io ho visto il sublime mistero dell'Incarnazione del Verbo Divino attuarsi nel purissimo grembo della Beata Vergine. Poi, ho compreso l'amore infinito delle Tre Persone Divine per Maria Santissima, Nostra Signora, che era là presente, così magnifica, stupenda e attraente. I nove Cori degli Angeli cantarono lodi e resero omaggio alla loro Regina e Signora. La Santissima Trinità manifestò la Sua soddisfazione per questa santa e meravigliosa Creatura, libera da ogni macchia del peccato originale.
Ad un gesto della Santissima Trinità, gli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele si presentarono davanti al trono della Maestà Divina, preparati e pronti a compiere una missione sublime. Io non ho compreso l'ordine da loro ricevuto, ma ho visto che, dopo essersi inchinati con profonda riverenza, essi si sono accostati al trono della Regina del Cielo.
San Michele, salutandoLa rispettosamente, ha detto: "Maria Santissima Figlia di Dio Padre";
San Gabriele, ha detto: "Maria Santissima Madre del Figlio Dio";
San Raffaele, ha detto "Maria Santissima Purissima Sposa dello Spirito Santo".
Poi, unendosi agli ospiti celesti, essi hanno intonato insieme "Maria Santissima, Tempio e Sacrario della Santissima Trinità".
In un istante, più veloce d'un lampo, questo trio augusto si trovò nel Coro dove la Statua veniva scolpita, in modo da poterla terminare e illuminare con uno splendore divino.
È apparso anche il mio Serafico Padre. Dalle sue mani ferite fuoriuscivano raggi celesti che, senza accecare i miei occhi, penetravano il mio cuore e lo trasportavano nelle sfere celesti. Accompagnato dai tre Arcangeli, San Michele, San Gabriele e San Raffaele, e seguito dagli ospiti celesti, egli si è avvicinato alla Statua quasi completata dal Signor Francisco del Castillo e, in un istante, essi la trasformarono.
Io non sono riuscita a vedere come ha avuto luogo questa trasformazione istantanea, ma essi l'hanno lasciata bellissima proprio come Sua Eccellenza l'ha vista.
Poi, il mio Serafico Padre prese il suo cingolo bianco che gli cingeva i fianchi e, avvolgendolo intorno ai fianchi della santa Statua, egli con amore e riverenza, disse:
"Mia Signora, io consegno al tuo amore materno i miei figli e figlie dei tre Ordini che ho fondato e che continuano il loro pellegrinaggio terreno. Oggi, io Ti consegno, e per tutti i tempi, questo Convento fondato sotto la mia protezione. Tempi difficili di aridità e di ardente fame spirituale verranno, con i miei figli che si ritireranno da esso per un lungo periodo di tempo. Nella loro assenza, io Ti supplico di essere la serafica vita per le mie figlie che vivranno in questo chiostro, durante questi tempi sventurati. Vi saranno figlie illegittíme, questo è vero, ma esse saranno felici solo in apparenza, perché interiormente mancheranno di virtù. Esse diventeranno strumenti aguzzi per cesellare e levigare le mie vere figlie. Per queste, io do la mia benedizione e chìedo il tuo aiuto. Ma per le altre, giustizia finale!".
Il mio Serafico Padre, allora, ha cinto la sacra Statua col suo cingolo e se n'è andato.
Nel frattempo, la Statua era completamente illuminata come immersa nella luce del sole. La Santissima Trinità l'ha guardata con soddisfazione e gli Angeli hanno cantato la "Salve Sancta Parens". In questa grande felicità, la Regina degli Angeli si è avvicinata alla Statua e vi è entrata, proprio come i raggi del sole penetrano un meravigliosi cristalli. In quel momento, la santa Statua ha preso vita ed ha cantato il "Magnificat" con una voce celestiale.
Questo è successo alle 3:00 della mattina».
LA REGOLA DEL MONASTERO PREVEDEVA E PREVEDE LA PREGHIERA NOTTURNA DEL PICCOLO UFFICIO DELLA BEATA VERGINE MARIA. LA PREGHIERA NOTTURNA È STATA MOLTO RACCOMANDATA DALLA MADONNA ANCHE IN APPARIZIONI RECENTI UFFICIALMENTE APPROVATE.